«10 parole» edizione 2023-2024

Ritorna anche quest’anno la proposta della Pastorale giovanile diocesana con l’itinerario delle “10 Parole”: percorso rivolto a giovani a partire dai 18 anni che desiderano approfondire (o, talvolta, riscoprire) il rapporto tra la propria vita e la fede cristiana.

L’edizione 2023-2024 sarà a Udine, chiostro del Santuario della Beata Vergine delle Grazie – Piazza I maggio
Ogni lunedì a partire dal 18 settembre 2023 alle ore 20.30.

I sacerdoti di riferimento sono: don Daniele Morettin, don Nicola Degano, don Daniele Antonello, don Marcin Gazzetta e don Nicola Zignin insieme a loro una folta équipe di collaboratori.

La partecipazione è libera e gratuita; non è necessaria iscrizione.
Per ulteriori informazioni si può contattare dell’ufficio di Pastorale Giovanile.

 

Che cosa sono le «10 Parole»?

L’esperienza dei «Dieci comandamenti», conosciuta come «Dieci parole», è un itinerario nato nel 1993 grazie al sacerdote romano don Fabio Rosini e un gruppo di adulti collaboratori. Nel corso degli anni l’itinerario è stato riproposto in centinaia di parrocchie e diocesi d’Italia (e non solo).

Migliaia, ormai, sono le persone che hanno partecipato in questi anni alle catechesi delle Dieci Parole, e tutti sono rimasti piacevolmente colpiti dal grande nutrimento che ne hanno ricevuto per la vita. «Provare per credere», direbbe chi ha già partecipato a iniziative simili. Gesù stesso direbbe «Venite e vedrete».

Da sempre il fine primario dei Dieci Comandamenti è stato quello di introdurre i giovani a una vera relazione tra la fede e la vita.
È rivolto a giovani (e non) a partire dai 18 anni di età (quindi dopo la conclusione delle scuole superiori). Tutti sono invitati: studenti universitari, giovani che non frequentano più gli oratori o che hanno abbandonato la pratica religiosa o che ancora hanno dei dubbi di fede; studenti o lavoratori che nelle tradizionali proposte parrocchiali non trovano quello che fa al caso loro e che però hanno il desiderio di approfondire tematiche legate alla vita di fede. Quello che è certo è che non si tratta di un classico percorso “post Cresima”.

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