Come sarà la Pastorale Giovanile delle Collaborazioni Pastorali?

Il documento diocesano «Siano una cosa sola perché il mondo creda» (SUCS), nel quale viene delineato il progetto delle Collaborazioni Pastorali, al numero 31 ricorda come l’impostazione della Pastorale Giovanile nella nostra Arcidiocesi coinvolga percorsi di crescita umana e spirituale di pre-adolescenti, adolescenti e giovani, comprendendo al suo interno la conclusione dei percorsi ordinari di Iniziazione cristiana e l’animazione negli oratori.

Si tratta, quindi, di un ambito assai complesso, in cui si ritiene opportuno suggerire una pratica pastorale confacente alla maturazione delle varie fasi dell’età evolutiva, particolarmente della giovinezza.

[Aggiornamento 28 ottobre 2019] Al termine dell’articolo è disponibile il breve filmato in cui don Daniele Antonello descrive il “nuovo assetto” della Pastorale Giovanile nelle Collaborazioni Pastorali.

I referenti di Pastorale Giovanile delle CP

Per i motivi brevemente delineati sopra, l’Ufficio di Pastorale Giovanile – in accordo con il delegato episcopale per l’attuazione del progetto diocesano delle Collaborazioni Pastorali – propone dove possibile l’individuazione di tre referenti di Collaborazione Pastorale per il complesso ambito della Pastorale Giovanile, così suddivisi:

  • Un referente di CP per l’ambito specifico dei pre-adolescenti (10-13enni);
  • Un referente di CP per l’ambito specifico degli adolescenti e per i giovani;
  • Un referente di CP per l’ambito specifico degli oratori, se presenti.

Ciascuno di essi riceve dal parroco coordinatore un mandato valido per 5 anni, come specificato in SUCS.

Nel caso in cui una CP non avesse le energie e le forze per poter agire in tal senso, può contattare l’ufficio diocesano di Pastorale Giovanile per trovare soluzioni alternative e più sostenibili.

Nel Consiglio Pastorale della Collaborazione Pastorale (CPC) sarà necessaria la presenza di un solo referente per l’intero ambito di Pastorale Giovanile. Sarà cura del parroco coordinatore individuare tale referente. Se la Collaborazione Pastorale è particolarmente estesa e/o complessa, il parroco coordinatore valuti la presenza nel CPC di tutti i referenti di CP.

Perché molti referenti in una stessa CP?

La presenza di una piccola équipe di referenti offre diversi benefici:

  • Si applica in modo aperto il concetto di «pastorale integrata», anima del progetto diocesano, inteso tra comunità differenti e tra specificità pastorali diverse.
  • Si evitano i personalismi, favorendo un lavoro di équipe.
  • Si applica ciò che Papa Francesco auspica parlando di una «Pastorale Giovanile sinodale».
  • Si garantisce la continuità dei percorsi educativi nel momento in cui venga a cessare il mandato o il servizio di un unico referente.

Il ruolo dei referenti

Come ricorda SUCS, «il referente pastorale d’ambito, in comunione con i presbiteri, coordina la formazione, guida la progettazione e l’accompagnamento pastorale del proprio gruppo.» (n. 21)

Nel caso di una équipe di referenti, ciascuno avrà il compito di:

  • Raccogliere le esigenze pastorali e spirituali del proprio ambito specifico e discuterne con l’équipe di referenti e con il parroco coordinatore, per individuare le soluzioni più adatte.
  • Progettare attivamente una Pastorale Giovanile “integrata” all’interno della Collaborazione Pastorale.
  • Coordinare le comunicazioni che possono interessare i destinatari del sotto-ambito (i pre-adolescenti, adolescenti e giovani) e gli altri catechisti/animatori.
  • Coltivare relazioni frequenti e feconde con i referenti foraniali di Pastorale Giovanile e con l’Ufficio diocesano di Pastorale Giovanile.

I prossimi passi

Durante l’estate 2019 le Collaborazioni Pastorali sono state invitate a stilare un elenco di operatori per ciascun ambito pastorale. In questi mesi autunnali è tempo di individuare i referenti per ciascuno di questi ambiti, compreso l’ambito della Pastorale Giovanile. Tali referenti andranno comunicati quanto prima dal parroco coordinatore al Vicario Foraneo e anche all’Ufficio diocesano di Pastorale Giovanile.

Nel frattempo, dopo le veglie foraniali di apertura di questo anno pastorale, il direttore dell’ufficio di PG don Daniele Antonello visiterà tutte le Collaborazioni Pastorali per incontrare direttamente in loco gli operatori di pastorale giovanile. Sarà l’occasione per conoscersi, esporre necessità o problematiche (non lamentele!), scambiarsi buone pratiche, eccetera.

 

Per approfondire:

 

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