Sussidio Misericordia

Un itinerario particolare, proposto nell’anno giubilare 2016 ma sempre validissimo, sulla tematica della misericordia: «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia». Il Sussidio, pensato per adolescenti e soprattutto giovani, dopo una introduzione sul senso del Giubileo e su “Gesù come volto della misericordia di Dio Padre”, si sviluppa in tre parti.

La prima parte, a cui fa da sfondo evangelico la parabola del Padre misericordioso, prova a mettere in luce la gratuità di un Padre, Dio, che pone nelle nostre mani il dono della sua stessa vita. Questo prezioso dono fa di ciascuno un figlio di Dio! Ma ogni dono chiede una risposta responsabile e libera: ciascuno di noi può giocarsi il dono della vita ricevuto nella gratuità e per amore come meglio desidera, sia nel bene che nel male: l’amore infatti non schiavizza, ma rende liberi: con la vita, il Padre misericordioso ci ha donato anche la libertà di decidere come viverla.

Nella seconda parte scopriremo come la libertà alle volte ci gioca brutti scherzi: la possiamo davvero usare male! È la vicenda dei due figli di quel padre, i quali sprecano il dono ricevuto andandosene da casa (il figlio minore) per conquistare la propria autonomia da Dio, o restando a casa vivendo da schiavo (come il figlio maggiore, che manca di riconoscenza verso il padre per i doni ricevuti e porta con sé  il desiderio mai espresso di essere anche lui autonomo come il fratello minore). Potremo scoprire che noi assomigliamo alle volte a questi due figli, ma, come loro, potremo anche scoprire che il Padre, Dio, usa misericordia per entrambi, correndo incontro al figlio minore, abbracciandolo, baciandolo e ridandogli la dignità perduta di figlio di Dio e uscendo a pregare il figlio maggiore perché entri anche lui alla festa organizzata dal padre per “quel suo fratello” che era morto ed è ritornato in vita, che era perduto ed è stato ritrovato.

La terza parte del Sussidio, a cui fa da sfondo evangelico la parabola del Buon Samaritano, ci invita invece a prendere consapevolezza che da perdonati possiamo perdonare, usare compassione (altro nome della misericordia) nei confronti dell’uomo ferito, misero, povero che possiamo incontrare lungo le strade della vita. Questa terza parte è per così dire un “prendere coscienza” che come cristiani siamo chiamati ad essere “missionari della misericordia”, ad essere “misericordia in azione” per contrastare quella cultura dell’indifferenza e dello scarto più volte denunciata da papa Francesco. Un modo concreto per poter vivere così, è quello di fare nostre le “tradizionali” opere di misericordia corporali e spirituali, incarnando nell’oggi la stessa compassione di Dio Padre, quella che Gesù ci ha mostrato con il suo stile di vita e con il suo sguardo pieno di misericordia.

Il Sussidio, infine, offrirà una Appendice in cui è possibile attingere la testimonianza di misericordia di alcuni santi e martiri del nostro tempo, come San Giovanni Paolo II, Santa Faustina Kowalska, San Massimiliano Kolbe, Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein): altro materiale e altre proposte di preghiera che possono tornare utili nel percorso proposto.

Come di consueto, proponiamo il download del PDF del sussidio, ma non degli allegati. Essi si possono richiedere in ufficio di Pastorale Giovanile.

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