Il convegno nazionale 2022 di Pastorale Giovanile sarà a Lignano

Dopo due anni di sospensione dovuta alla pandemia, torna l’appuntamento con il convegno nazionale di PG. Dal 30 maggio al 2 giugno 2022 centinaia di incaricati diocesani e loro collaboratori, da tutta Italia, converranno in Friuli, in particolare al villaggio “Bella Italia” di Lignano Sabbiadoro.

Tema dell’assise – giunta alla 17a edizione, che già toccò Lignano nel 2006 – sarà «La fede nell’imprevedibile». «Ci è sembrato poco sensato ignorare le istanze e le provocazioni di un tempo così particolare – ha affermato il responsabile del Servizio nazionale di Pastorale giovanile della Conferenza Episcopale Italiana, don Michele Falabretti -; nello stesso tempo vorremmo evitare di suonare le trombe dinanzi a una ripartenza che da una parte si offre come un desiderio coltivato per mesi, dall’altra non concede sconti al dubbio su quali direzioni prendere».

 

Il programma

Quattro giorni scanditi da incontri e conferenze, dibattiti e tavole rotonde. Ma anche uscite e prodotti tipici friulani. Questo attende i circa quattrocento delegati che da tutta Italia si riuniranno a Lignano Sabbiadoro dal 30 maggio al 2 giugno prossimi. Tra essi, anche una delegazione dell’Arcidiocesi udinese, capitanata dal direttore della “piggì” udinese, don Daniele Antonello. Tutti gli incontri saranno trasmessi anche in streaming sul canale YouTube “Pastorale giovanile CEI”, con accesso libero.

Gli ospiti del convegno

Il convegno si aprirà lunedì 30 maggio con un dialogo sul significato dell’«Aver fede nell’imprevedibile». Dialogheranno la pedagogista Luigina Mortari e Violette Khoury, cristiana araba di Nazareth, attivista per la giustizia e la pace nel medio oriente. Due ulteriori voci si alterneranno sul palco martedì 31 maggio: a parlare di adolescenza – età dell’imprevedibilità per antonomasia – saranno lo psicologo Matteo Lancini e Franco Nembrini, noto scrittore e pedagogista. Le sfide della sinodalità saranno al centro della terza giornata di lavori, il 1° giugno: ospite a Lignano sarà il gesuita padre Giacomo Costa, già Segretario speciale del Sinodo 2018 sul tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale». La chiusura del convegno, giovedì 2 giugno, sarà affidata al responsabile del Servizio nazionale di Pastorale giovanile della CEI, don Michele Falabretti.

Il territorio

Un convegno nazionale svolto in Friuli significa anche immergere i partecipanti nella storia di un territorio che, da sempre, è solcato dalla frontiera. Dopo una visita alla vicina Venezia, prevista il 31 maggio, mercoledì 1° giugno i convegnisti avranno modo di camminare sui millenari mosaici di Aquileia, visitando la storica Basilica patriarcale. Dopo una tappa a Grado, che per alterne vicende della storia è legata sia ad Aquileia che a Venezia, i convegnisti faranno tappa al Sacrario di Redipuglia prima di concludere la giornata a Gorizia. In quella che nel 2025 sarà la capitale europea della cultura, un momento di preghiera presieduto dall’Arcivescovo isontino mons. Redaelli sarà celebrato nella Piazza della Transalpina, a cavallo del confine italo-sloveno. La serata si concluderà assieme ai minori non accompagnati ospiti al convitto salesiano “San Luigi”, in centro a Gorizia, dove i convegnisti potranno gustare una cena a base di prodotti tipici friulani.

Presente anche l’Arcivescovo

Lunedì 30 maggio, alle 18.30, sarà mons. Andrea Bruno Mazzocato, in qualità di vescovo della Diocesi ospitante, a presiedere la celebrazione eucaristica di apertura del convegno.

 

Foto: il gruppo dei partecipanti all’ultimo convegno nazionale di PG, svoltosi nel 2019 a Terrasini (PA)

 

 

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