Il 24 novembre la Giornata del Seminario. Sulle tracce di quel «primo amore»

«Il nostro Seminario accoglie 21 seminaristi per l’Arcidiocesi di Udine, 8 per la Diocesi di Trieste e 5 per l’Arcidiocesi di Gorizia, distribuiti nei sette anni, più alcuni ospiti. Una bella occasione di incontro e di cammino condiviso che si colloca dentro il percorso che le nostre Chiese stanno vivendo in questo tempo per testimoniare il Regno di Dio».

Sono le parole di don Loris Della Pietra, rettore del Seminario interdiocesano di Gorizia, Trieste e Udine, nel messaggio diffuso in occasione della Giornata del Seminario 2019 prevista per domenica 24 novembre. Una ricorrenza che, come di consueto, cade nella Solennità di Cristo Re dell’Universo, ultima domenica dell’anno liturgico, e che invita le comunità cristiane – compresi i più giovani – a conoscere e pregare per il Seminario, i seminaristi e gli educatori.

«È compito di tutta la nostra Chiesa – prosegue don Della Pietra -, insieme alla preghiera, aiutare i nostri giovani che si preparano ad essere preti, a non dimenticare la sorgente, a non perdere la memoria degli inizi, a non smarrire, nel conflitto delle ideologie e nel confronto delle opinioni, il cuore di ogni esperienza vocazionale: l’incontro vivo con il Signore Gesù. Ogni cammino vocazionale non può esimersi dal ritornare costantemente al “primo amore”, a non darlo per scontato, a non presupporlo troppo facilmente, a non scambiarlo con le proprie idee e con le proprie sensibilità.»

Un seminario vicino ai più giovani

Scontato? Neanche tanto. Il legame tra i giovani delle Parrocchie e i seminaristi è davvero molto saldo, talvolta sanamente affettivo. È il frutto della presenza umana, prima che “di servizio”, dei giovani seminaristi nelle Parrocchie, ma è anche un legame figlio – viceversa – della frequentazione del seminario da parte di diversi giovani, ragazzi e ragazze, che tramite le varie esperienze vocazionali o gli appuntamenti di Bota fé vengono a contatto con una realtà vivace e decisiva della nostra Chiesa udinese, un luogo del presente che proietta nel futuro.

Non per tutti, ma di tutti: il Monastero Invisibile

C’è un modo per sostenere la scelta di chi vuole dedicare la propria vita al Signore e alla Chiesa: è la proposta del Monastero Invisibile, una rete di persone che, senza apparire, sostengono con la preghiera la nascita di nuove vocazioni al sacerdozio. Sono molti i giovani che fanno parte di questa esperienza, che in tutta la Diocesi conta oltre 600 iscritti.

Èsempre possibile dare la propria adesione: si riceve un “aiuto alla preghiera” sotto forma di un sussidio bimensile pubblicato sul sito web del seminario e, quel che più conta, si aiuta la Chiesa friulana a riempire i propri polmoni con il respiro fresco della vocazione al sacerdozio.

Lo speciale di Vita Cattolica

Nel numero in uscita mercoledì 20 novembre, il settimanale diocesano “La Vita Cattolica” pubblicherà un inserto speciale di quattro pagine dedicato alla Giornata del Seminario. Oltre alla parola autorevole del rettore don Loris Della Pietra, saranno pubblicate le interviste ad alcuni seminaristi e neo-diaconi, un focus sulla loro formazione e approfondimenti su iniziative di stampo vocazionale.

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